Una svista che ha imbarazzato molto lo staff di Google sommerso da critiche ed accuse da ogni dove. L’aggiornamento di Google Translate ha infatti inserito alla voce “gay” traduzioni considerate offensive quali “faggots“, “fag” ecc che in italiano corrisponderebbero rispettivamente a frocio, checca o finocchio. Ad accorgersi degli errori sono stati gli attivisti a favore dell’uguaglianza sessuale All – Out che hanno provveduto immediatamente a denunciare la cosa organizzando anche una raccolta firme.
In poco tempo il numero di adesioni raccolte ha superato i 51mila e la notizia è arrivata a Montain View. Lo staff del colosso informatico ha immediatamente provveduto a chiedere sommessamente scusa agli utenti: “Non appena siamo stati informati che alcune traduzioni erano inopportune, abbiamo lavorato per risolvere il problema.” La spiegazione per l’incidente è stata fornita dal tecnico: “I nostri sistemi lavorano sulla base di parole realmente esistenti nell’uso comune in giro sulla rete internet; ma apprezziamo sempre quando gli utenti ci inoltrano segnalazioni di questo tipo che ci aiutano a migliorare il servizio offerto“.
Insomma a causare tutto ciò non sarebbe stato uno scherzo di cattivo gusto di qualche addetto di Google, ma i termini presenti sul web, spesso non proprio ortodossi per quel che riguarda il mondo degli omosessuali. E’ anche vero che quando un sito si appresta ad una passo epocale, come nel caso di Google Translate, qualche piccolo “inciampo” ci può sempre essere. La rivoluzione di Google Translate è l’introduzione della traduzione vocale simultanea che è in grado di restituire traduzioni vocali e testuali in tempo reale, altra novità del sito di traduzione è Word Lens: con questo sistema si potranno, invece, tradurre scritte semplicemente inquadrandole con la fotocamera e velocizzando così il processo che già ora permette di farlo con la scansione di una foto. Tornando al tema delle traduzioni ingiuriose, i termini offensivi per gli omosessuali sono stati già cancellati.
