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CBT-Locker: “Il malware del riscatto” terrorizza il web

Un nuovo virus si aggira tra i computer di tutto il mondo dotati del sistema operativo Windows: si chiama CBT-Locker capace di criptare i file sul nostro computer e chiederci un riscatto per liberarli. Questo tipo di malware, una volta entrato nel nostro pc, riesce a bloccare i nostri file minacciandoci che se non paghiamo la somma in Bitcoin in 96 ore, ci cancellerà per sempre il materiale sul computer.

CBT-Locker

Come spesso accade in questi casi la via prediletta per la diffusione di questo virus è l’e-mail. Gli indirizzi maggiormente colpiti sono quelli privati (hotmail.it), anche se non disdegnano quelli delle piccole aziende. il testo cambia a seconda dell’obbiettivo: se si tratta di un semplice privato il testo del messaggio riguarda un invito a scaricare documentazione relativa a richieste di rimborsi su tasse pagate in passato, nel caso delle aziende gli allegati di ordini o spedizioni: insomma messaggi allettanti ai quali è davvero difficile sfuggire.

Il salto di qualità di questi hacker è anche nel linguaggio: se, come detto, fino a poco tempo fa l’unica lingua utilizzata era l’inglese o un italiano davvero stentato, ora gli hacker utilizzano espressioni perfette anche grammaticalmente. L’utente che apre l’allegato spalanca le porte all’hacker che prende possesso dei file presenti sul pc. Se inizialmente non riscontriamo nessun tipo di segnale dell’avvenuto phishing, un’amara sorpresa ci aspetta, invece, quando invece cercheremo di aprire un determinato file; ecco che a questo punto apparirà la scritta:

I tuoi documenti, foto, dati e altri file importanti sono stati criptati con la crittografia forte e chiave univoca, generati per questo computer. Chiave privata di decodifica e’ memorizzata su un server segreto e nessuno può decifrare i file fino a quando si paga per ottenere la chiave privata“. Per prevenire il malware CBT-Locker è essenziale fare dei backup periodici, avere un hard disk esterno sul quale salvare i documenti, aggiornare l’antivirus. Se si è stati attaccati è essenziale rivolgersi ad aziende specializzate.

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