Samsung mostra chiaramente di risentire della sempre più forte concorrenza portata non solo da Apple, ma anche dai produttori cinesi di smartphone low cost che stanno erodendo al marchio sudcoreano quote di mercato sempre più vaste. L’esercizio fiscale si è infatti chiuso con il primo calo degli utili in tre anni, scesi a 25mila miliardi di won (20,3 mld di euro) rispetto al primato di 36.800 miliardi fatto registrare nel 2013.
Proprio il dato della telefonia mobile, in calo del 64% a 1960 miliardi di won, ha vanificato la crescita del comparto chip. Tra ottobre e dicembre Samsung ha venduto tra 71 e 75 milioni di smartphone, un dato che potrebbe consentire ad Apple, con 74,5 milioni, di già essere il primo venditore mondiale. Nel corso del quarto trimestre Samsung ha riportato un utile di 5.300 miliardi di won, calando perciò del 27% su base annua. Poco più della metà, ovvero 2.700 miliardi sono stati collezionati dal comparto dei semiconduttori, dove l’azienda sudcoreana ha messo a segno la performance migliore degli ultimi 4 anni.
Un dato il quale va a cozzare con il quinto calo trimestrale di seguito fatto registrare dal comparto telefonico. La compagnia ha intanto annunciato che pagherà un dividendo di 19.500 won ad azione, con un aumento del 41% rispetto ai 13.800 won pagati dodici mesi prima. Per quanto riguarda gli smartphone, il brand asiatico non ha per ora rilasciato cifre precise in relazione alla vendita di smartphone. ha però annunciato di aver venduto circa 95 milioni di telefonini, tra i quali il 70% sarebbero smartphone. Proprio da questo dato gli analisti fanno discendere la stima preliminare che situa tra i 71 e i 75 milioni le unità vendute, un totale che potrebbe aver fatto scivolare la compagnia, sempre più soggetta alla concorrenza specie nel grande mercato cinese, ove Apple è invece in grande crescita, al secondo posto nella classifica mondiale dei costruttori, dietro il marchio californiano.