Google starebbe lavorando alacremente sui droni, quella specie di piccoli fantastici elicotteri che si alzano in volo telecomandati e che sembravano anni fa destinati a un grande e inarrestabile successo.
E invece la cosa si è un po’ fermata, sia probabilmente per gli elevati costi iniziali, che adesso comunque sono diminuiti, sia perché al momento esistono delle restrizioni normative sul volo di questi piccoli portenti.
Ma a Google questo interessa poco, perché attualmente è al lavoro su due prototipi che utilizzerà nel progetto Titan, con tanto di richiesta di licenza e documenti depositati presso la FAA.
A portare avanti il progetto con la solita competenza e determinazione dovrebbe essere niente meno che la divisione X di Google.
Ma attenzione, non è tutto oro quel che luce, dal momento che il precedente progetto Wing era pressoché fallito.
Dunque i due droni, che si chiamano M2 e B3, sono pronti per la partenza, dopo il vaglio della Federal Aviation Administration, la quale, in relazione a questi due droni, ha parlato di mezzi ad ala fissa multicolore caratterizzati da propulsione elettrica.
Davvero poco per cercare di farne una descrizione più precisa. Ma noi siamo pazienti e restiamo in attesa che qualche cosa di bello, e soprattutto più visibile, fuoriesca dal cilindro.