È chiamata amnesia digitale e, a detta dell’azienda Kaspersky, si riferisce ai cellulari che fanno dimenticare, fanno perdere la memoria.
Avere connessioni attive, essere sempre online, porta i suoi vantaggi, tuttavia porta anche qualche problema, e consistente per di più.
Ci riferiamo alle dimenticanze delle cose che giudicavamo importanti, fondamentali, o comunque degne di nota.
Internet, con annessi device, è considerato un’estensione del nostro cervello, in termini di immagazzinamento di informazione e di capacità di elaborazioni di dati e delle informazioni stesse.
In questo senso si è espresso uno studio condotto dalla celebre azienda Kaspersky, produttrice di antivirus.
Lo studio è basato su una platea di seimila persone, ed è stato condotto in diversi Paesi.
Il risultato più eclatante è che l’80% delle persone, per l’appunto, ritiene che la rete sia un’estensione del nostro cervello, mentre il 36% afferma di affidarsi a internet ancor prima di provare a ricordare qualcosa.
Il che è francamente deprimente, perché è evidente che così non si tiene in allenamento il cervello.
Ma non finisce qui, perché lo studio avverte che, dopo che è stata eseguita una ricerca su Internet, quasi un quarto degli intervistati ha detto di aver dimenticato l’informazione.
Conclusione? Internet sì, ma non sempre e non per tutto.
