Ora Google punta con decisione sul mondo del lavoro. Il grimaldello che dovrebbe consentirgli di conquistare il settore business è rendere gli smartphone con sistema operativo Android più adatti a chi deve scontrarsi ogni giorno con problemi lavorativi. Proprio per questo motivo la compagnia ha annunciato il programma ‘Android for Work’, che porta avanti in maniera risolutiva questa strategia. Le applicazioni lavorative saranno infatti separate da quelle personali, regalando agli utenti la certezza che il datore di lavoro potrà gestire unicamente i dati legati alle app di lavoro senza poter cancellare o vedere i loro contenuti personali. Un bel passo in avanti per chi deve lavorare, ma vuole allo stesso tempo tutelare la propria privacy, che potrebbe trovare ottima accoglienza sul mercato.
E’ Rajen Shelt, manager di Big G a spiegare come sugli smartphone che montano l’ultima versione del sistema operativo, Android 5.0 Lollipop, i profili personali saranno più sicuri. Lo ha fatto sul blog di Google, ove ha anche aggiunto che per gli altri dispositivi provvederà la app Android for Work, chiamata a garantire un servizio mail sicuro, contatti, calendario, documenti, navigazione internet e accesso ad app professionali approvate. Sarà il negozio Google Play for Work a distribuire le applicazioni di lavoro, le cui novità sono il risultato finale di una partnership intrecciata con circa una trentina di società suddivise tra fornitori di servizi di gestione, sviluppatori di app e costruttori. Tra di esse spiccano BlackBerry, Cisco, Lg, Adobe, Samsung e Sony.
La mossa di Google, che domina il settore degli smartphone con oltre un miliardo di dispositivi Android distribuiti in ogni parte del mondo, punta con tutta evidenza a colmare il divario con Apple e BlackBerry, ovvero i brand che sono spesso preferiti in campo aziendale, in particolare all’interno delle grandi compagnie. Una preferenza dovuta soprattutto alla sicurezza e alla possibilità di gestione delle offerte.