Una nuova stretta sul mondo del web è stata annunciata dal premier britannico Cameron. In un’intervista apparsa poche ore fa il primo ministro, a proposito degli attacchi terroristici di Parigi, ha dichiarato che non potranno esistere sistemi di conversazione online impossibili da intercettare. “Possiamo permettere che esista un mezzo di comunicazione che non può essere letto anche se c’è un mandato del giudice? No, la mia risposta è che non possiamo”. Le chat a cui Cameron ha fatto riferimento sono Whatsapp, iMessage, Snapchat, Telegram e molti altri.
L’intenzione di Cameron, come quella dello stesso Ministro degli Interni Italiano Angelino Alfano, è quella di chiedere esplicitamente ai colossi informatici di dare l’accesso ai servizi. Il motivo è, naturalmente, impedire ai terroristi di comunicare liberamente senza nessun tipo di possibilità di essere intercettati. L’impressione che se ne ricava è, però, che gli attentati in Francia siano un’occasione da sfruttare per realizzare l’ennesima stretta sulla vita privata dei cittadini europei.
“La nostra legislazione è più rispettosa di molte altre – ha spiegato riferendosi al sistema inglese – ma abbiamo bisogno di poter accedere sia ai dati delle conversazioni sia al loro contenuto, su tutti i mezzi possibili”. Insomma quello che ha fatto capire il premier è che nel caso venga rieletto, tenterà in tutti i modi di aprire una “backdoor” cioè un sistema tramite il quale i servizi possano essere in grado di accedere ai contenuti delle conversazioni, nel caso ci sia un fondato sospetto di attività terroristica degli utenti. In caso contrario applicazioni come Whatsapp potrebbero diventare addirittura illegali. Stesso discorso negli Stati Uniti d’America dove il ministro Eric Holder ha espresso le stesse intenzioni riguardo ad internet. Già il giorno stesso della manifestazione in ricordo delle vittime della strage di Parigi era apparso un generico appello, a firma dei leaders mondiali, ai colossi di internet che venivano esplicitamente invitati ad una maggiore apertura ai sistemi di intercettazione.