E’ stato un anno molto complicato, il 2014 per chi ha l’abitudine di navigare in rete, facendo magari acquisti, usando la rete per i propri conti bancari o anche usare social network che impongono l’uso dei propri dati personali. Dati che sono ormai ricercatissimi per i pirati del web, che proprio dall’uso di dati sensibili possono trarre alimento per le frodi informatiche che sono ormai in aumento esponenziale anche nel nostro Paese.
Sono i dati rilasciati dalla polizia postale, tramite il consuntivo del 2014, a confermare quanto sta accadendo nel mondo del web. L’ultimo anno, infatti, ha visto un sensibile incremento delle frodi informatiche che sono il corollario all’utilizzo dei dati personali contenuti da caselle di posta elettronica o che vengono forniti all’atto di iscrizione ai social network oppure ai siti di e-commerce. Un aumento che ha avuto come vittima sia i singoli navigatori, che le società, al fine di acquisirne la lista dei contatti.
Proprio al fine di cercare di contrastare in maniera più efficace questi reati, ormai diffusi su larga scala, la polizia postale e delle comunicazioni ha quindi deciso di realizzare, la piattaforma Of2cen (on line fraud cyber centre and expert network), dando vita ad una partnership tra pubblico e privato, la quale ha dato ottimi risultati.
Dalla data del suo lancio ad oggi, infatti, la piattaforma è riuscita a bloccare ben il 98% delle transazioni fraudolente sospette (3.104 su 4.075), riuscendo inoltre a procedere con il recupero di una percentuale di somme sottratte estremamente ingente, 38.776.000 euro recuperati dei complessivi 39.477.539 sottratti. Nel corso delle operazioni che hanno visto le forze di polizia attivarsi per contrastare le frodi informatiche, sono state registrate ben 80.805 denunce, con l’arresto di 7 persone, la denuncia a piede libero di 3.436 persone e il sequestro di 2.352 spazi virtuali. Cifre che, presumibilmente, sono destinate ad aumentare ulteriormente nel corso del nuovo anno.