In una settimana monopolizzata dal calcio di Valentino Rossi ai danni di Marquez che gli potrebbe costare il mondiale, una notizia molto interessante accomuna il campione di Tavullia ed il mondo hitech.
Motobot è stato appena presentato dalla Yamaha, casa motociclistica del “Dottore” al Tokyo Motor Show di quest’anno.
E’ un pilota robot che in sella ad una moto da corsa sfreccia a 200 kmh. Il video si presentazione è montato con delle immagini di Valentino bambino e del robot che ruota la mano per accelerare e solleva il piede per salire di marcia, il suo corpo si accuccia dietro al cupolino come farebbe un vero pilota in accelerazione.
Sono presenti solamente delle appendici laterali per non far abbattere la moto quando è ferma o a bassissima velocità. Il motociclista artificiale prova ad imitare l’inimitabile, la tecnica di un pilota professionista e tanto più quella del Dottore è irriproducibile, lo scopo del “terminator” su due ruote è quello di apprendere la tecnica di guida umana e non di inventarne una propria. 
Il neo pilota migliora di giorno in giorno e le sue parole nel video sulle immagini che scorrono di Rossi bambino denotano molta umiltà:
“ Miglioro le mie abilità tutti i giorni, ma non sono sicuro di batterti anche quando avevi solo 5 anni”
Concludendo però con una sfida:
“Sono comunque stato creato per sorpassarti”
La guida di una moto da parte di un intelligenza artificiale avrà il sopravvento sull’uomo come già successo con la storica vittoria del computer della IBM Deep Blue contro il campione del mondo di scacchi Garry Kasparov del 1996 ?
Sicuramente una presentazione in grande stile e non certo sobria, il vero scopo è quello di migliorare le tecnologie applicate alla sicurezza dei mezzi a due ruote.
Ma una domanda è di rigore, a differenza dell’auto chi vorrebbe l’ultimo modello di Yamaha sportiva o una comoda Harley Davidson per stare sul sellino posteriore con un robot alla guida?
