Una truffa che sta facendo tremare le banche. Si tratta di un nuovo attacco hacker che per diversi anni ha interessato alcuni istituti di credito di tutto il mondo. La notizia arriva dal giornale americano New York Times. La somma sottratta agli istituti di credito ammonterebbe ad un minimo di 300 milioni ad un massimo che raggiungerebbe addirittura il miliardo di dollari.
La fonte della notizia è Chris Doggett di Kaspersky che ha spiegato come i cyber criminali abbiano agito praticamente indisturbati per anni sottraendo ingenti somme di denaro ad oltre cento banche sparse in trenta diversi stati. Il nome che i tecnici hanno dato a questo malware è Carbanak. Il funzionamento è molto complesso e prevede il prelievo dagli istituti di credito senza inserire nessun tipo di tessera o bancomat. I movimenti venivano, infatti, realizzati “in remoto”. Il virus veniva inviato agli istituti bancari che inconsapevolmente scaricavano dei file infetti sui computer aziendali.
Con questo sistema sono riusciti ad accedere agli account dei vari dipendenti che gestiscono i terminali dei bancomat a distanza. Appena sono riusciti a prendere il controllo dei sistemi di sicurezza, i pirati informatici hanno inoltre provveduto ad installare un Remote Access Tool (RAT), un sistema che ha permesso ai malviventi di registrare i movimenti dei dipendenti ripetendo così le loro azioni e trasferendo ingenti somme di denaro dai vari conti correnti a quelli intestati a loro .
Un altro sistema prevedeva, attraverso un controllo remoto degli sportelli bancomat, la gestione di emissioni di denaro nel momento in cui uno dei loro complici si trovava nei pressi dello sportello. Insomma un sistema davvero sofisticato. Non sono stati ancora rivelati i nomi degli istituti bancari colpiti dalla truffa, per non mettere in cattiva luce i sistemi di sicurezza in dotazione; secondo indiscrezioni si tratterebbe, però, per la maggior parte, di banche russe, ma anche di alcune svizzere ed americane.
