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In Italia smartphone batte pc

Il vecchio sogno di Bill Gates, un pc su ogni scrivania, sembra essere stato oscurato dallo straordinario successo dello smartphone. A confermarlo non è solo il dato relativo al sorpasso e al doppiaggio di Apple nei confronti di Microsoft, ma anche quello che riguarda il nostro paese, ove proprio lo smartphone risulta il dispositivo più diffuso in assoluto tra le famiglie. Ben il 67% di esse, infatti, possiede un dispositivo per la telefonia mobile, contro il 64,4% che possiede un pc portatile e il 62,7 che ha invece puntato su quello fisso. I dati in questione sono desunti dal Rapporto Eurispes 2015. Lo smartphone sarebbe usato prevalentemente per chiamare ed essere chiamati (99,5%), oltre che per inviare e ricevere sms (88%). Per quanto concerne invece i social network, la quasi totalità del campione intervistato (95,7%), come del resto era facilmente prevedibile, ha un profilo su Facebook, il 43,2% su Twitter, il 40,1% su Google+, il 34,2% su Instagram, il 20,9 %.

rughe

Tra i possessori di smartphone, è comunque molto elevata la percentuale di chi frequenta abitualmente i social network (41,8 del campione), naviga sul web (61,2%), comunica tramite WhatsApp e altre app di messaggistica (60,6%). Anche gli scopi ludici vedono un uso abituale dello smartphone, che se viene usato dal 40,2% per scopi lavorativi, vede anche un uso abbastanza intensivo da parte di chi ascolta musica (34,2%), gioca (31.1%) o vede programmi tv e video (20,3%). Molto diffuso anche il tablet, che vede un 36,8% del campione detenere questo dispositivo, mentre il 36% afferma di avere un abbonamento alla tv a pagamento (36%), una smart tv (33,3%) un lettore Mp3 (30,75), una console per videogiochi (29,1%), o un eBook (11,3%).
Il dato riguardante Internet, mette in rilievo a sua volta come la rete venga prevalentemente usata per la ricerca di informazioni di interesse personale (98,4%), per l’invia e la ricezione di mail (88,2%), la visione di filmati su YouTube (64,6%), la frequentazine  dei social network (60%), oltre che per fare acquisti online (59,9%) e usare i servizi bancari (53%).

 

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