Per fuggire dalla tecnologia si inventano i cestini porta-smartphone.
Gli smartphone ce li ritroviamo dappertutto. Ce li abbiamo in tasca, sul tavolo, sul comodino. Non possiamo farne a meno.
L’uso compulsivo della tecnologia supera abbondantemente le normali esigenze quotidiane e anche quelle lavorative. Lo smartphone è diventato un’appendice intelligente, o quasi, del nostro corpo.
Addirittura il sito britannico It’s time to go loff, riporta che un adulto inglese passa mediamente 8 ore e 41 minuti al giorno di fronte a uno schermo, superando il tempo che mediamente si passa dormendo.
Lo smartphone è usato circa 150 volte al giorno, generando anche molte distrazioni, come quelle degli adolescenti.
Per il 40% di questi, ci sono problemi per terminare i compiti a causa dei device digitali.
Il gruppo Nudge Italia, per cercare di supplire, e capire meglio queste ossessioni, si è inventato un metodo tanto semplice quanto efficace: sui tavoli di un paio di pub milanesi, sono stati collocati dei contenitori di legno porta-smartphone.
All’esterno dei cestini ci sono delle scritte che invitano i clienti a posare dentro i cellulari. L’obiettivo principale è quello ovviamente di evitare che l’uso compulsivo dei device elettronici pregiudichi la voglia di socializzare de visu, di toccarci. Ci riusciremo?
