La regia di Vergine giurata streaming e recensione è stato diretto da Laura Bispuri. Con l’aiuto di alcuni attori come Alba Rohrwacher, Flonia Kogheli, Lars Eidinger, Luan Jaha, Bruno Shllaku, Ilire Celaj, Drenica Selimaj, Dajana Selimaj e infine Emily Ferratello. Il genere di questo film è drammatico, può essere guardato da un pubblico che ha almeno sedici anni in su ed è stato girato in Italia, in Albania, in Svizzera, in Germania e in Kosovo. Sarà visibile nei cinema italiani Vergine giurata da giovedì 19 marzo 2015, in programmazione in 32 sale cinematografiche e ha una durata di 90 minuti circa. Il film ha avuto una regia con delle qualità ipnotiche che esplora il tema dell’identità attraverso delle immagini rigogliose e ben essenziali.
Gjergi è un montanaro dove nella sua casa vive con la moglie e una figlia, accolgono Hana una ragazza coetanea di origini albanesi (orfana dalla nascita), Lila. La ragazza si troverà ad affrontare una situazione molto drastica dove in quelle regioni troviamo la cultura arcaica, semplicemente è un severo codice del Kanun. Farà si che la ragazza si mortifichi e si deprime quando dovrà compiere una scelta molto drastica, dover diventare una vergine giurata. Quindi Hana dovrà assumere presto un’identità maschile e giurare verginità eterna. La sua vita da uomo inizierà quando sceglierà di chiamarsi Mark, avrà quindi una maggiore autodeterminazione, però dovrà rifiutare quindi la propria femminilità. Scorrono gli anni è Mark ritorna in Italia dove ritroverà la sua amica coetanea Lila. Nessuno si capacità dell’arrivo di Mark ma con calma e con l’aiuto fondamentale di una cultura molto più aperta in Italia, la ragazza albanese ritroverà finalmente poco a poco le tracce di Hana. Vergine giurata è l’esordio di un lungometraggio per Laura Bispuri dove riesce ad esplorare il tema dell’identità attraverso delle essenziali immagini rigogliose. Se puoi interessarti questo genere, consiglio la visione al cinema. Buona visione.