Un allarme che lascia sgomenti quello lanciato da Vinton Cerf, vice presidente del colosso di internet Google, pioniere della connessione internet nelle case dei cittadini di tutto il mondo. I file, le email, i tweet, le foto e le informazioni che sono state pubblicate su internet in questi anni potrebbero scomparire per sempre. Questa catastrofe potrebbe essere causata dal fatto che queste informazioni saranno semplicemente illeggibili nel prossimo futuro perché troppo vecchie.
Un buco nero, come lo definisce l’informatico, in cui potrebbe cadere la nostra storia. “Non vogliamo che le nostre vite digitali scompaiano – dichiara Vinton Cerf – se vogliamo preservarle dobbiamo assicurarci che gli oggetti digitali che creiamo oggi siano ancora accessibili nel futuro“. Insomma il serio rischio che stiamo correndo è quello di gettare al vento miliardi di informazioni e come dice lo stesso numero due di Google, la nostra storia. Una frase che ci può sembrare davvero paradossale visto che tutti eravamo convinti della sicurezza del digitale.
Ma la scomparsa dei dati più obsoleti è un processo che è già in corso, basta notare la quasi impossibilità di recuperare le informazioni presenti sui floppy disk. Chi ha ancora i computer con i lettori dei floppy? Praticamente nessuno, ecco quindi che ci troviamo di fronte già all’estrema difficoltà di reperire alcune informazioni del passato. Ed ecco che a questo proposito arriva l’appello di Vinton Cerf: “Se avete foto a cui tenete, stampatele“. Una frase che capovolge le tradizionali convinzioni secondo le quali il cartaceo era ormai simbolo del passato ed oggi quasi del tutto inutile. In passato i libri e le pergamene sono arrivati dopo millenni fino ai giorni nostri leggibili. In futuro gli storici quando avranno di fronte un file PDF o Word dovranno essere in grado di aprirlo con i mezzi adatti, cioè con programmi che potrebbero anche non esistere; insomma la nostra epoca, quella digitale, corre il rischio di scomparire dalla storia.
