Un risultato che ha lasciato davvero basiti gli addetti ai lavori e gli appassionati del settore quando hanno appreso le indiscrezioni trapelate in queste ore: la Apple avrebbe, infatti, venduto più iPhone nella Repubblica Popolare Cinese che negli Stati Uniti d’America. A riportarlo è il prestigioso giornale economico a stelle e strisce Financial Times, che ha reso pubblica la notizia basandosi sui dati degli analisti di Ubs. Per il colosso di Cupertino il mercato cinese ha rappresentato il 36% degli acquisti totali di iPhone nell’ultimo trimestre dell’anno appena concluso, mentre gli Stati Uniti non hanno raggiunto un quarto del totale attestandosi a ventiquattro punti percentuali.
Il numero delle vendite sul mercato cinese sarebbero quindi di molto superiore a quello degli Stati Uniti di circa 2 milioni di prodotti. Un vero e proprio successo per il colosso americano in Cina, nonostante le restrizioni che il governo della Repubblica Popolare ha annunciato nei giorni scorsi riguardo un controllo a cui saranno sottoposti tutti i prodotti provenienti dai mercati esteri per evitare l’importo di microchip spie che secondo Edward Snowden sarebbero contenuti negli smartphone dell’azienda di Cupertino.
L’exploit di Apple sul mercato cinese arriva proprio quando l’altro colosso della telefonia mobile, la Samsung, sta registrando un vero e proprio declino di vendite soprattutto per colpa della concorrenza di Xiaomi, l’azienda cinese specializzata in smartphone che tanto si sta facendo apprezzare per la qualità dei prodotti: non proprio le classiche “cineserie” di prezzo basso, ma dispositivi che riescono a sposare la convenienza con la qualità. Nello stesso periodo dello scorso anno il 29% delle unità di prodotti della Apple sono stati venduti negli Stati Uniti mentre in Cina ben sette punti di percentuale in meno, con il 22%, sempre secondo i dati di Ubs. Nella giornata di domani l’azienda guidata da Tim Cook annuncerà i risultati relativi al trimestre appena concluso e non si escludono ulteriori sorprese.
