L’ambientazione è la Londra vittoriana di fine ottocento. Un mondo impregnato di tensioni, di povertà e di emarginazione. L’inizio ella cosiddetta Rivoluzione Industriale porta con sé sfruttamento e malcontento. I nuovi prodigi della scienza si sviluppano in un ambiente sempre cupo e nebbioso. Una città già afflitta da mille inquietudini si trova ad affrontare un minaccia terribile e misteriosa. Una nuova schiera di nemici: creature mezzosangue dalle fattezze bestiali.
A difendere Londra ed il mondo intero dall’abisso ci penseranno i Cavalieri dell’Ordine. Un gruppo di paladini della pace le cui radici affondano nell’antica epoca Arturiana. Il personaggio principale è Sir Galahad Greyson che guiderà il Cavalieri nella lotta contro il male. Il gioco è lineare, esiste solo il single player. Il giocatore verrà immerso in un ciclo narrativo molto intenso che lo vedrà sempre coinvolto e mai come giocatore passivo.
L’atmosfera è costantemente cupa, quel particolare tipo di ambiente definito “gotico” che spesso viene rappresentato quando si parla di Inghilterra vittoriana. I panorami londinesi sono stati curati nei minimi dettagli con la presenza costante di nebbia e del tipico ambiente uggioso della capitale inglese. Ma sono due le epoche che vengono toccate dal gioco: quella mitica e che si perde nella storia dei Cavalieri dell’Ordine: un periodo leggendario di miti, cavalieri e personaggi fantasiosi con quella del tramonto dell’Ottocento in cui i fasti del passato si scontravano con una realtà di miseria e cupezza.
Digital Foundry, realizzando un’analisi completa del gioco ha definito The Order 1886 come il gioco piu visivamente interessante tra i presenti sulla Play Station 4. La risoluzione adottata è molto particolare e porta al cosiddetto “taglio cinematografico“. Il titolo è prodotto da Ready At Dawn che tra un organico di 125 persone, conta cinque sviluppatori italiani. The Order 1885 è disponibile, in esclusiva per PS4, ad un prezzo di 71,99 euro per la Standard Edition mentre di 89,99 per la Collector Edition.
