Se pensavate di essere al riparo dal malware almeno con lo smartphone spento, vi sbagliate di grosso. Alcuni hacker sono in grado di agire anche con lo smartphone spento, rubando i dati anche quando si è convinti di aver disattivato il telefono. A rivelare questa clamorosa notizia è il sito AVG che ha pubblicato degli studi i quali hanno dimostrato come soprattutto i dispositivi Android possano essere colpiti da questo particolare tipo di hacker. In realtà il funzionamento del malware impedisce allo smartphone di spegnersi, così, anche quando si è sicuri di aver disattivato il proprio device, l’hacker ne ha impedito il processo di spegnimento.
Come? La modalità di azione del malware è molto semplice: esso si inserisce quando è in corso l’operazione di spegnimento, facendo rimanere attivo lo smartphone nonostante la schermata sia spenta. Insomma un inganno visivo che permette all’hacker di agire completamente indisturbato. L’unico modo per essere sicuri di aver effettivamente spento il device è quello di togliere la batteria, ma in molti smartphone questo è impossibile.
Per controllare l’effettivo spegnimento del nostro cellulare basta utilizzare un altro telefono per effettuare uno squillo di verifica. Questo particolare tipo di malware chiamato PowerOffHijack, è in grado di realizzare delle azioni davvero fastidiose: può inviare degli SMS alle persone nella nostra lista di contatti, effettuare telefonate ed addirittura scattare foto all’ambiente circostante; insomma una vera e propria spia in casa.
Questo hacker può infettare gli smartphone ed i tablet che montano anche KitKat. Il malware è una minaccia sempre più concreta ed ha colpito già 10.000 dispositivi, soprattutto in Cina. Lo sviluppo dell’hacker è avvenuto negli store della Repubblica Popolare. Situazione, almeno in teoria, completamente differente per i Play Store ufficiali di Google, il quale con l’aiuto delle varie agenzie di sicurezza sul web, riesce a garantire al suo negozio digitale, una protezione molto soddisfacente.
