Se nei paesi occidentali ben pochi rinuncerebbero ad uno smartphone con mille app e funzioni in dotazione, c’è chi nella terra del Sol Levante ne farebbe volentieri a meno. In Giappone, infatti, i flip – phone sono tornati di moda dopo sette anni, tanto da registrare un buon numero di vendite che risulta notevolmente in crescita rispetto al passato.
Diversi sono i motivi di questo trend, un simile dato risulta inedito e per questo necessita di un’approfondita analisi: i giapponesi pare nutrano una particolare affezione per questi cellulari poco costosi, evoluti secondo i tradizionali gusti del paese. E sono proprio i numeri a parlare, con i flip – phone aumentati del 5.7 per cento nel 2014 fino a 10.58 milioni di unità, una sorprendente tendenza alla quale si contrappone l’inaspettato declino degli smartphone, crollati del 5,3 per cento con 27.70 milioni di unità.
Questo è, inoltre, il secondo crollo consecutivo dopo quello del precedente 2013. Come è stato detto prima, le ragioni sono molteplici e tra questi il fattore economico è in prima linea visto che in Giappone si pagano le tasse più alte del globo per questi tipi di prodotti, mentre le imposte sui flip – phone sono molto più basse (come del resto anche il costo finale). Ma non bisogna aspettarsi dispositivi con funzioni essenziali come quelli diffusi qualche anno fa. Questi feature phone infatti, sono giunti ad un livello ben più evoluto: sono in grado di navigare in rete e ricevere mail, non solo quindi chiamate vocali, anche se sono destinati ad un utilizzo essenziale.
Le note aziende giapponesi come Panasonic e NEC non sono riuscite a competere con i colossi stranieri Apple e Samsung per quanto riguarda gli smartphone, ma risultano decisamente più agguerrite nel campo dei flip – phone dove la concorrenza è serrata a causa della presenza di altri competitors come Fujitsu e Sharp. Un dato quanto mai sorprendente che ribalta un pò la concezione che abbiamo dei giapponesi, un popolo sempre alla ricerca di prodotti all’avanguardia.
