La realtà aumentata approda su Facebook. Il social network di Mark Zuckerberg ha comprato due anni fa “Oculus Rift” al prezzo di due miliardi di dollari. Ora la compagnia ha già annunciato un nuovo settore, chiamato Story Studio, che produrrà film basati esclusivamente sulla realtà virtuale. Per realizzare questo progetto sono stati contattati i dipendenti della Pixar e di aziende operanti nel settore dei videogiochi. La prima creazione è stato il cortometraggio dal nome “Lost”, presentato al festival Sundance Film; manifestazione ancora in corso negli Stati Uniti.
In Lost lo spettatore, con l’utilizzo di un casco, non ha un ruolo di ascoltatore passivo, ma può immergersi nell’ambiente virtuale. Ha la possibilità di esplorare a 360 gradi l’ambiente circostante semplicemente muovendo la testa, può girarsi indietro se sente un rumore ed è accompagnato da una lucciola che interagisce con i suoi movimenti e lo aiuta a proseguire nell’avventura. Il corto ha lo scopo di rappresentare le potenzialità della realtà virtuale e l’applicazione che può avere, già nel prossimo futuro, al mondo cinematografico.
Dalla sua fondazione nel 2012, Oculus è stata una delle aziende di questo settore più importante al mondo grazie al progetto Oculus Rift, sicuramente un fondamentale passo avanti per i dispositivi di realtà virtuale. In realtà, Rift è stato lanciato finora esclusivamente come un prodotto di gioco. Da ora in poi, però, il casco potrà essere utilizzato anche per le sue capacità di riprodurre film in realtà virtuale. L’ingresso di Oculus VR nel cinema è solo l’ultimo esempio della tecnologia che si sposa con il cinema. Nei giorni scorsi, infatti, Amazon compagnia specializzata nell’e – commerce, ha annunciato che produrrà ben dodici pellicole all’anno, da proiettare nelle sale cinematografiche e naturalmente sulla propria piattaforma in abbonamento ”Prime”. L’obiettivo della Oculus è quello di espandere l’ecosistema virtuale con la capacità di prendere contenuti e film già esistenti e trasmetterli nell’ambiente virtuale.
