La crisi colpisce anche eBay. Il colosso delle vendite online ha infatti annunciato l’intenzione di tagliare la forza lavoro di sette punti percentuali pari ad un numero di posti di lavoro che ammonta ad oltre 2.400, nel primo trimestre del 2015, mentre, nel frattempo si prepara a lanciare in borsa il servizio “PayPal” che permette di effettuare i pagamenti attraverso la rete internet.
Le attività verranno così completamente separate con l’obbiettivo di fare in modo che PayPal diventi una società indipendente scorporando le attività relative ai pagamenti su internet e mobili. La scissione del servizio PayPal era stata già annunciata dall’azienda quattro mesi fa. Un’altra anticipazione comunicata dal colosso americano delle aste su internet, riguarda lo studio delle opzioni di strategia per eBay Enterprise, che comprendono anche la vendita o l’Ipo. “Guardando avanti – scrivono in un comunicato i vertici dell’azienda eBay – nel corso dell’anno appena cominciato semplificheremo notevolmente le strutture organizzative per focalizzarci in maniera maggiore sul segmento del business per essere pronti per competere e vincere” .
I risultati economici relativi all’ultimo trimestre dell’anno appena trascorso mostrano che la società ha realizzato un utile netto di oltre un miliardo di dollari, ossia 90 centesimi ad ogni singola azione, in aumento rispetto ai 1,067 miliardi dello stesso periodo dell’anno precedente, il 2013. In totale l’intero giro d’affari è cresciuto di oltre nove punti percentuali attestandosi a 4,92 miliardi di dollari. E’ senza dubbio una notevole crescita, ma è anche la più bassa relativa al trimestre dello “shopping natalizio” da oltre quattro anni, come sottolinea Bloomberg. Anche le stesse previsioni per i primi tre mesi dell’anno in corso sono risultate molto inferiori alle aspettative, pari ad un fatturato massimo di 4,45 miliardi; molto più basso rispetto ai risultati ipotizzato di 4,71 miliardi. Insomma una crescita degli introiti, ma inferiore alle aspettative; risultati che hanno spinto i vertici aziendali a decisioni davvero dolorose.
